Spesso fuori dal coro, anche sul tema delle riforme in discussione al Senato Marco Pannella rifiuta il conformismo.
In particolare, critica con forza il taglio dei parlamentari, fino a parlare di atto «vile» da parte dei senatori e dei deputati che si apprestano a votarlo. «Io ritengo che i parlamentari italiani si stiano assumendo una responsabilità che ha un sapore vile», ha detto nel corso della consueta intervista settimanale a Radio Radicale. Pannella, dunque, ha una posizione in netta controtendenza rispetto a quella che va per la maggiore nell’opinione pubblica e, a caduta, tra i politici. «Tutti – ha aggiunto -sono per il dimezzamento del numero dei parlamentari, e non c’è un cane che abbia fatto presente che dimezzare i parlamentari significa che il rapporto tra elettori ed eletto, invece che di uno a 90mila elettori, diventa di uno a 250mila elettori.
Quello che nessuno dice – ha concluso – è che le riforme in cantiere hanno tutte questo in comune: che il rapporto eletto-elettore deve essere distrutto completamente».
© 2012 Secolo d’Italia. Tutti i diritti riservati