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TAV: il governo deve desecretare analisi costi-benefici e decidere

“A Torino referendum consultivo per verificare se i torinesi concordano con il NO dei 5Stelle”


“Il Governo si trincera dietro la non pubblicazione della sua analisi costi-benefici. È stata consegnata ai primi di gennaio, un mese fa, eppure nessuno ha potuto leggere nulla di quanto c’è scritto. Una presa in giro inaccettabile al Parlamento e ai cittadini”, lo dichiara in una nota Silvja Manzi, Segretaria di Radicali Italiani.


“Voglio sottolineare alcuni aspetti. Innanzitutto l’analisi costi benefici commissionata è l’ennesima, ne sono state fatte molte in questi ultimi 10 anni e hanno sempre dato esito positivo. In secondo luogo definire i benefici di un’opera che, come dimostra il tunnel del Fréjus, ha un potenziale di vita di un secolo e più, non è realisticamente fattibile (nessuno a metà del 1800 avrebbe immaginato la realtà di oggi). In terzo luogo occorrerebbe, per rispetto della conoscenza, fornire dati corretti e non inventati: l’opera non costa all’Italia 20 miliardi come il duo Di Battista-Di Maio va dicendo, ma per la precisione 4 miliardi e 739 milioni, di cui 1,7 per la tratta nazionale. In ultimo, la riduzione prevista delle emissioni annuali inquinanti a regime (CO2, polveri sottili, inquinanti da combustione di idrocarburi) è pari a quelle di una città di 300.000 abitanti”, spiega Manzi.

“Dal 13 novembre, come Radicali Italiani, abbiamo depositato con 1000 firme una richiesta di referendum consultivo al Comune di Torino, per verificare se i cittadini concordino in maggioranza con la decisione di sospendere i lavori sostenuta dalla Giunta Appendino e dalla maggioranza del Consiglio comunale guidato dai 5Stelle. È ora di dare la parola ai cittadini e smettere di fare melina”, conclude.

4 febbraio 2019